EDIZIONE 2016
La Puglia regina del cabaret. E’ un pugliese ad aggiudicarsi la vittoria del Festival del Cabaret “Città di Martina Franca”. Il nuovo talento emergente si chiama Nicola Calia, altamurano, che ha trionfato grazie alla caratterizzazione folle e originale di un cadetto supereroe, alla prese con un corso di formazione organizzato dalla Regione Puglia. La metafora comica della precarietà lavorativa ha messo d’accordo tutti, pubblico e giuria, e ha fatto il paio con il tema della precarietà familiare proposta, invece, dal romano Gianluca Giugliarelli, che ha portato a casa il premio della critica.
Era stata annunciata come una grande festa. E così è stato, per una kermesse comica che ha dimostrato, al traguardo dei vent’anni, tutta la sua maturità. Per celebrare degnamente il ventennale sono tornati sul palco dell’atrio del Palazzo Ducale i vincitori di alcune edizioni: Enzo Fischetti, i Lucchettino, Pietro Sparacino,Santino Caravella, Dino Paradiso, Tommy Terrafino e Vincenzo Albano. Con loro si è vinto facile e autentiche perle sono state le esibizioni in musica di Andrea Di Marco, Antonello Vannucci, degli “Effervescenti Naturali” e di una straripante “Rimbamband”, che ha ricevuto il premio “Sirio” per gli impressionanti numeri di presenze fatti
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registrare in tutti i teatri d’Italia. Il gran finale si è consumato con il duo Solfrizzi-Stornaiolo, ai quali è andato il premio “Città di Martina Franca”. Per loro c’è stata una vera e propria standing ovation, dopo un’eccelsa esibizione di coppia che ci ha restituito due artisti maturi e dal verbo comico sorprendentemente moderno.
A cucire il tutto ci ha pensato il conduttore Mauro Pulito, in gran forma e con un’inesauribile energia, affiancato dalla bella e simpatica Michela Coppa. Da segnalare il premio ricevuto dai produttori Maurizio Castiglioni e Attilio De Razza, che vent’anni fa con il patron Giovanni Tagliente hanno ideato e voluto il Festival. Proprio Tagliente, sui titoli di coda, ha chiesto maggiore tutela per l’evento, lanciando un accorato appello alle istituzioni affinché si creino le condizioni per programmare in anticipo l’evento. La strada del miglioramento passa proprio da qui.